Impariamo la terminologia, dovrebbero farlo in molti

da | Set 5, 2011 | 4 commenti

Per comprendere ciò che si legge e ciò che si comunica, la terminologia cioè le “parole tecniche” che si utilizzano sono importantissime. Questo articolo rimane “aperto” e sarà aggiornato mano a mano che ci accorgeremo della necessità di aggiungere dei termini.

Tutte le Norme dedicano un capitolo di apertura alle “definizioni” cioè a spiegare il significato di alcuni termini utilizzati e che non fanno parte del parlare comune, oppure necessitano di un chiarimento per il significato che viene loro attribuito nel testo.

Facciamo subito un esempio: il termine “qualità” pur essendo di uso comune, si presta a diverse interpretazioni e la più corrente è l’equivalente di prestazione, infatti diciamo che un’auto è di “qualità” se è comoda, veloce, ben rifinita, però non intendiamo quasi mai che consumi poco, perchè diremmo che è economica, mentre anche il basso consumo è una prestazione che determina una certa qualità, appunto l’economicità.

Vediamo quindi che un termine semplice come qualità, viene normalmente utilizzato per indicare altre caratteristiche, mentre nel contesto delle norme ISO 9001 la qualità è intesa come il risultato del confronto tra ciò che si ottiene e ciò che si doveva ottenere, ed è perciò necessario avere sempre un modello di riferimento per definire la qualità di qualsiasi cosa.

Vediamo ora altri termini che interessano nel nostro blog:

  • immissione nel mercato: mettere a disposizione di terzi in cambio di denaro, un certo prodotto o servizio, indica sia l’attività che il momento in cui avviene
  • immissione in libera pratica: mettere a disposizione di terzi, in qualsiasi modo (in vendita, in affitto, in regalo, in prestito e qualsiasi altra forma) un certo prodotto o servizio, indica sia l’attività che il momento in cui avviene
  • ingresso nel mercato comunitario: l’azione ed il momento in cui un bene attraversa verso l’interno il confine doganale della Comunità Europea
  • marcatura CE: azioni o procedure che portano all’applicazione del marchio CE, oppure presenza del marchio CE
  • marchio CE: simbolo obbligatorio per moltissimi prodotti che sono immessi in libera pratica all’interno della Comunità Europea, significa “Conformità Europea” ed indica che il prodotto rispetta le Direttive e le Norme Europee. NON è un marchio di qualità, ma di SICUREZZA e la sicurezza è una delle tante “qualità” che può avere un prodotto.

4 Commenti

  1. Paolo Lattanzio

    La mia domanda è relativa al problema che segue:

    nella mia azienda sono andati smarriti dei Certificati CE per carrelli elevatori. Questi sono stati costruiti successivamente al 1996 ( anno della direttiva macchine) e sono regolarmente marcati CE dal costruttore.
    Bene: il/ i costruttori, ai quali è stato richiesto un duplicato del certificato CE, fanno orecchie da mercante e, addirittura, non rispondono alle richieste pur essendoci dichiarati disponibili a pagare il duplicato.
    Vi chiedo se, a fronte di questo rifiuto, non sia possibile produrre un duplicato del certificato CE dopo opportuna verifica della rispondenza alle direttive fatta da un tecnico iscritto all’albo e redazione da parte dello stesso di un documento che attesti la presenza dei requisiti minimi previsti e, a valle di questa attività, il titolare e proprietario dei beni (carrelli) non possa produrre un duplicato di Certificato CE per essere in regola con la legge.
    Aspetto con ansia una vs. risposta.
    Grazie in anticipo.
    Paolo Lattanzio

    Rispondi
    • Polo Lattanzio

      La mia domanda è relativa al problema che segue:

      nella mia azienda sono andati smarriti dei Certificati CE per carrelli elevatori. Questi sono stati costruiti successivamente al 1996 ( anno della direttiva macchine) e sono regolarmente marcati CE dal costruttore.
      Bene: il/ i costruttori, ai quali è stato richiesto un duplicato del certificato CE, fanno orecchie da mercante e, addirittura, non rispondono alle richieste pur essendoci dichiarati disponibili a pagare il duplicato.
      Vi chiedo se, a fronte di questo rifiuto, non sia possibile produrre un duplicato del certificato CE dopo opportuna verifica della rispondenza alle direttive fatta da un tecnico iscritto all’albo e redazione da parte dello stesso di un documento che attesti la presenza dei requisiti minimi previsti e, a valle di questa attività, il titolare e proprietario dei beni (carrelli) non possa produrre un duplicato di Certificato CE per essere in regola con la legge.
      Aspetto con ansia una vs. risposta.
      Grazie in anticipo.
      Paolo Lattanzio

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      • admin

        Salve, essendo passati 10 anni dalla costruzione, il costruttore può legalmente avere eliminato la documentazione originale (ammesso che esistesse), pertanto spetta al conduttore/proprietario la rimarcatura CE completa del prodotto, cioè rifare tutte le procedure come se si dovesse marcare un prodotto nuovo.
        Questo è un aspetto della marcatura CE di cui praticamente NESSUNO tiene conto ed a domanda specifica, un esponente di una delle Autorità di controllo, ha risposto che non sono tempi per fare emergere questo che sarebbe un problema nazionale, dato che la questione non riguarda solo le macchine, ma tutti i prodotti marcati CE e che siano stati costruiti 10 anni fa.
        Cordiali saluti.

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    • admin

      Salve il Suo commento, solleva alcuni importanti questioni.
      1- il produttore fa orecchia da mercante, probabilmente perchè la marcatura CE non era regolare, ma per Lei questo con cambia nulla perchè …
      2- dopo 10 anni scade tutta la documentazione relativa alla marcatura e quindi la marcatura stessa
      3- dopo tale periodo la rimarcatura è a carico di chi possiede ed utilizza o fa utilizzzare il bene
      4- non sono previsti altri metodi diversi dalla marcatura per dichiarare conforme un prodotto, quindi il tecnico abilitato potrà fare la marcatura CE ma non una semplice perizia
      Dal 2006 la Vostra macchina è totalmente fuori dalla legge sulla marcatura CE ed il caso strano è che ASL o ARPA non abbiano riscontrato questo e neppure il responsabile della sicurezza e quindi un eventuale incidente oltre ai danni immediati ne avrebbe provocati e ne provocherebbe di ben più gravi.
      Dopo 10 anni la macchina deve essere rimarcata, se per farlo è disponibile il fascicolo tecnico originale (cosa improbabile) si rivede quello, altrimenti si fa tutto ex novo, se conviene economicamente.
      Cordiali saluti
      Ing. Carraro

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