La Dichiarazione di incorporazione è la “sorella minore” della Dichiarazione di conformità, perchè ha validità subordinata a questa e da questa viene di fatto assorbita, vediamo di chiarire questo discorso che interessa solo le macchine, anzi le “quasi-macchine“.
Una quasi-macchina è un insieme meccanico con parti in movimento, che può funzionare anche in modo indipendente ed essere anche una vera e propria macchina, ma che è invece destinata ad essere parte di una macchina o impianto più grande.
Facciamo un esempio chiarificatore: il tergicristallo è una macchina e può anche funzionare da solo e staccato dall’automobile, ma il suo impiego previsto è quello di essere installato sull’auto ed essere ad essa collegato e da essa dipendente, in questa applicazione il tergicristallo è “quasi-macchina” e l’autoveicolo completo è la “macchina“.
Come tutti i prodotti, anche la quasi-macchina deve essere accompagnata dalla sua dichiarazione di conformità, che però assume una diversa forma, dato che la quasi-macchina non è destinata a funzionare da sola e che chi la installa deve prendersi carico dell’installazione e della sua adattabilità alla macchina.
Chi installa la quasi-macchina deve successivamente redigere una dichiarazione di conformità per tutto l’insieme e quindi in larga parte, malleva il fornitore della quasi-macchina.
Proprio per una questione di “peso” della responsabilità, chi produce e vende una quasi-macchina, deve rilasciare solo la dichiarazione di incorporazione e non di conformità, perchè quest’ultima può far ritenere che la conformità si mantenga sempre, mentre invece essa potrebbe essere ridotta o eliminata in fase di incorporazione.
Perciò se una quasi-macchina viene inglobata (incorporata) in una macchina o impianto più grande, ATTENZIONE!, si deve rilasciare la dichiarazione di incorporazione, dove ci deve essere scritto tra l’altro:
Dichiara
che la quasi-macchina non deve essere messa in servizio finché la macchina finale in cui deve essere incorporata non è stata dichiarata conforme, se del caso, alle disposizioni della presente direttiva
Esempio di doppia valenza: Un nastro trasportatore è macchina se viene utilizzato per caricare delle merci su un camion, e quindi deve avere la dichiarazione di conformità, mentre se viene utilizzato per caricare la tramoggia di un trituratore ed è asservito al funzionamento di quest’ultimo, è una quasi macchina e deve avere la dichiarazione di incorporazione.
14 comments to this article
Enrico
on 20 Febbraio 2019 at 10:00 -
Salve, in primis faccio i complimenti per l’articolo molto chiaro ed esplicativo.
Sottopongo alla sua gentile attenzione il seguente quesito.
Mi è stata commissionata la modifica di alcune strutture che servono a sostenere un nastro trasportatore, facente parte di un impianto, per tale modifica il cliente mi ha richiesto la dichiarazione di incorporazione.
Attualmente la mia azinda si sta qualificando per la 1090 e la 3834, tali norme mi consentono di poter emettere dichiarazione di incorporazione ?
Oppure la dichierazione di incorporazione può emetterla anche un’azienda prima di tali qualifiche?
Grazie mille cordiali saluti
admin
on 20 Febbraio 2019 at 10:08 -
Salve, le strutture di cui Lei parla sono complementari ad una macchina e non sono considerate nella norma 1090, quindi può fare la marcatura CE senza problemi e rilasciare alla fine del processo di marcatura, la dichiarazione di incorporazione.
Cordiali saluti
Ing. Squizzato
Natale Lotito
on 24 Gennaio 2019 at 20:36 -
Salve mi chiamo Natale ho costruito e venduto una gru a bandiera, gru complete di dichiarazione ce e manuale ma non fornito al venditore il paranco di sollevamento in quanto lo forniva da se, ora il suo cliente e il mio mi chiedono il certificato di INCORPORAZIONE. la mia domanda è la documentazione di INCORPORAZIONE spetta al costruttore o al venditore finale? Grazie
Cordiali Saluti
admin
on 25 Gennaio 2019 at 11:45 -
Salve, in realtà Lei non avrebbe dovuto fornire la dichiarazione di conformità, ma di incorporazione, in quanto il suo prodotto non era una macchina completa, tra l’altro a Lei conviene molto di più fare la dichiarazione di incorporazione e non di conformità, in quanto si assume una responsabilità solo per ciò che ha fatto Lei e non per l’intera gru.
nel caso avesse dei dubbi ci contatti via mail.
Cordiali saluti
Ing. Carraro
Claudio
on 8 Novembre 2018 at 18:25 -
Salve un cliente mi ha commissionato una quasi macchina,non sono ancora riuscito a capire se la dichiarazione di incorporazione posso farla io, costruttore, componendo il fascicolo tecnico, le istruzioni di assemblaggio e la carta di dichiarazione con tutti i dati necessari o se la devo far redigere a un ufficio certificatore?
admin
on 23 Novembre 2018 at 16:11 -
Salve, scusi il ritardo ma i nostri siti sono stati sotto attacco di haker e ci hanno bloccato.
La marcatura CE di qualsiasi cosa è un lavoro esclusivo del costruttore, i certificatori fanno i certificati e non la marcatura CE, anche se cercano di far credere il contrario.
Può fare tutto Lei, o per libera scelta farsi aiutare, ma non ha alcun obbligo di pagare per cose inutili e non previste dalla legge.
Cordiali saluti
Ing. Squizzato
Michele
on 26 Luglio 2018 at 17:16 -
Salve, sottopongo il seguente quesito.
Un fornitore di automazione fornisce alla mia azienda (che produce componenti meccanici) una impianto robotizzato per il carico / scarico dei pezzi da n.2 centri di lavoro.
I n.2 centri di lavoro sono acquistati dalla mia azienda direttamente da altro costruttore con esplicita richiesta di “interfaccia robot”.
I centri di lavoro sono forniti con la loro Dichiarazione di conformità.
Il fornitore di automazione rilascia la dichiarazione di incorporazione.
All’atto dell’installazione vengono collegati i moduli di sicurezza tra centri e cella robotizzata.
E’ sufficiente avere le dichiarazioni dei diversi fornitori? Cosa altro eventualmente sarebbe necessario?
Grazie
admin
on 26 Luglio 2018 at 17:39 -
Salve, “qualcuno” deve fare la marcatura CE del sistema e poi redigere la dichiarazione di conformità.
La dichiarazione di conformità NON è la marcatura CE, ma solo una minimissima parte.
Cordiali saluti
Ing. Squizzato
Luigi Fracasso
on 6 Dicembre 2017 at 12:42 -
Buongiorno
Dato che molti clienti me lo chiedono, una valvola di processo per fluidi (un componente non di sicurezza) o una pompa senza motorizzazione, componenti venduti in quanto tali a un costruttore di macchine, devono essere accompagnati da qualche dichiarazione oltre al catalogo tecnico? e una elettropompa? (pompa completa di motore elettrico)
grazie in anticipo
Fracasso
admin
on 6 Dicembre 2017 at 14:37 -
Salve, la risposta è semplice ed è la stessa risposta alla seguente domanda:- una valvola è una componente funzionale di una macchina?
Siccome sull’argomento, pompe, pistoni, valvole, ecc.si discute da anni e ci sono “esperti” e produttori, che si affannano inspiegabilmente a cercare di dimostrare che questi prodotti non sono “nulla” e quindi secondo loro non si deve dimostrare che sono sicuri, non perdo più tempo a dare spiegazioni. Così come c’è ci sostiene che una batteria, all’interno della quale si muovono gli elettroni, non è un prodotto elettronico, c’è chi sostiene che queste componenti non hanno nulla a che vedere con le macchine, quindi perchè dovrei togliere loro queste convinzioni?
La direttiva macchine è chiara, un componente di una macchina rientra in direttiva macchine, pur non essendo una macchina.
Un componente di una macchina deve avere il suo fascicolo tecnico, con tutto ciò che ne consegue, inoltre se viene venduto separatamente dalla macchina, deve anche riportare il marchio CE.
Spero che la risposta Le consenta di dirimere la questione, se invece pensa che queste valvole possano essere vendute senza alcuna garanzia di sicurezza, anche se non sono un componente di sicurezza, allora si comporti di conseguenza.
Cordiali saluti
ing. Squizzato
IG
on 20 Luglio 2017 at 15:31 -
Un motoriduttore DC, ovvero un motore 24VDC con riduttore di giri, venduto ad un assemblatore di macchine industriali dovrei considerarlo una quasi-macchina o un prodotto a se stante?
Grazie.
admin
on 24 Luglio 2017 at 11:29 -
Salve, non c’è alcuna differenza, dato che la procedura di marcatura CE è la medesima ed il prodotto rientra comunque in direttiva macchine.
Cordiali saluti
ing. Carraro
IVAN PAGNANI
on 12 Novembre 2015 at 16:30 -
Salve, avrei bisogno di una consulenza:
Ho una gru a bandiera priva di marchiatura CE equipaggiata di paranco marchiato CE.
Cosa devo redigere?
Grazie mille
Ivan
admin
on 12 Novembre 2015 at 16:37 -
Salve, dovrebbe inviare alla mail carraro@marchioce.net o squizzato@marchioce.net una breve descrizione, con i dati fondamentali: carico del paranco, lunghezza del braccio, dimensioni di braccio e colonna, e la richiesta di preventivo.
Naturalmente il preventivo riguarderà esclusivamente la consulenza per la marcatura CE, supponendo che il dimensionamento sia corretto, se invece ha necessità anche della relazione di calcolo, dovrà specificarlo.
La saluto cordialmente
ing. Carraro